Il paese

Casperia è uno di quei luoghi miracolosi in cui il trapasso dalla civiltà contadina a quella urbana industriale e dei servizi è avvenuto senza la distruzione del passato.
Paolo Guzzanti, La Stampa, 1998

Casperia è un comune di circa 1200 abitanti situato, in provincia di Rieti, tra la riva sinistra del Tevere ed il versante occidentale dei Monti Sabini, la cui qualità turistica-ambientale è stata certificata dal Touring club italiano con il marchio Bandiera arancione.

Parlano di Casperia in età antica il poeta latino Virgilio nell’Eneide ed i letterati Silio Italico, Vibio Sequestre e Mauro Servio Onorato. Tuttavia le origini storiche di Casperia sono incerte: si parla di un’antica città sabina sorta nell’odierna località Paranzano, dove sono visibili i resti di diverse ville rustiche tra cui una appartenuta a Pallante – potente liberto di Antonia, madre dell’imperatore Claudio. Proprio a Paranzano, recenti indagini speleo-archeologiche hanno rilevato un acquedotto del V-IV secolo a.C. costruito dai Sabini ma ancora non ci sono elementi sufficienti per stabilire con certezza dove fosse situata l’antica Casperia. Un altro insediamento romano era presente in località Legarano (oggi S. Maria in Legarano), dove altre indagini speleo-archeologiche hanno rilevato un altro cunicolo idraulico di epoca arcaica.

Il borgo che vediamo oggi è sorto nel X secolo d.C. con il nome di Aspra – come si è chiamato il paese fino al 1947. Costituitasi in libero comune nel 1189, tra il XIII ed il XIV secolo la comunità di Aspra è una delle più potenti della Sabina.

Il centro storico di Casperia è uno straordinario esempio di architettura medievale, raccolto nelle maestose mura erette nel 1282 in cui si può accedere solo attraverso Porta Romana (ad ovest) e Porta S. Maria (ad est, detta anche Porta Reatina, dove si può ammirare anche l’orologio che segna l’ora canonica) rigorosamente a piedi. Le case si ergono in un labirinto di viuzze e scalinate tortuose che salgono fino ai 400 metri sul livello del mare di piazza S. Giovanni Battista, dove si erge l’omonima chiesa parrocchiale. Torrioni, camminamenti, rivellini, feritoie, casematte, percorsi obbligati… sono i testimoni della storia di Casperia (già Aspra).

S. Maria in Legarano, Paranzano e S. Vito sono le frazioni di Casperia. Nelle campagne si estendono a perdita d’occhio gli uliveti che producono l’olio extravergine d’oliva dop della Sabina.

Casperia ha anche un vasto territorio montuoso, con alcune tra le maggiori cime dei Monti Sabini, tra cui il M. Macchia Gelata (1258 metri s.l.m.) e il M. Alto (1215 m.s.l.m.). Casperia custodisce alcuni tra i più bei paesaggi dei Monti Sabini e la sorgente perenne più importante di tutta la catena montuosa: Fonte Cognolo, a quota 1054.

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