Fonte Nova (Valle Tassignana): al via i lavori di restauro

Sono partiti oggi i lavori di restauro del fontanile situato nella Valle Tassignana, noto col nome di Fonte Nova. Il fontanile si presentava con alcune parti della muratura mancanti, sui muri esterni e sull’estradosso delle volte. Inoltre le parti intonacate, che riguardano per lo più le vasche, erano decadenti. La tenuta delle vasche stesse risultava non efficace, in quanto non era presente alcun battente idrico. L’intervento ammonta a circa 16mila euro (14mila euro dalla Comunità montana Sabina e 2mila euro di quota comunale).

Il progetto è mirato al ripristino, quanto più possibile, delle condizioni originarie del fontanile, agendo sugli intonaci ed il consolidamento delle parti murarie in decadenza. Inoltre sarà ripristinata la funzione delle vasche con una nuova impermeabilizzazione. Infine sarà adeguato l’accesso mediante la costruzione di un marciapiede in ciottolame. Questa la sintesi del progetto redatto dall’ing. Andrea Pisaneschi.

Cenni storici

Il fontanile è attestato già negli statuti comunali del 1397 insieme alla Fonte Vecchia (ormai scomparsa) ed alla Fonte d’Aspra (attuale Samaritana). In particolare, l’ordinamento medievale asprese, intimava alla popolazione di mantenerle pulite ed in completa efficienza poiché il centro abitato era sprovvisto di sorgenti all’interno delle mura castellane. E’ stato quindi uno dei punti di principale approvvigionamento di acqua potabile per almeno cinque secoli. Un mattone a rombo con l’iscrizione R. APRILE 1880 ne attesta la data dell’ultimo restauro. Nelle sue estati da seminarista che trascorreva a Roccantica, il papa Giovanni XXIII la vedeva ogni volta che si recava a Montefiolo e probabilmente vi si dissetava. Il fontanile non era soltanto di fonte d’acqua potabile ma anche lavatoio pubblico, come dimostra la vasca secondaria.